Un ‘Olympia riempita in ogni ordine e grado di posti , malgrado le tre precedenti date parigine, rispettivamente a Créteil, alla gloriosa Philarmonie de Paris e alla Salle Pleyel, ha trionfalmente accolto Etienne Daho, in tournée ormai da qualche mese ai quattro angoli della Francia. L’occasione è data dalla pubblicazione in versione rimasterizzata di Eden, uno dei momenti più alti della carriera di un artista che, quanto meno in patria, non ha bisogno di troppe presentazioni.
Eden, album pubblicato nel 1996 a un anno di distanza dall’EP Résérection, frutto della collaborazione con i britannici Saint Etienne (ugualmente ripreso, nel corso di questa tournée e la cui influenza è palpabile, ndlr), segna un momento importante nella parabola creativa di questo artista. Daho, che ha attraversato, con classe ed eleganza rare, epoche e stili differenti e spesso antitetici, riuscendo a mescolare, conservandone le specificità, le sonorità synthwave di oltremanica alla migliore tradizione francese, dominata dal pop e dalla canzone d’autore, con Eden ha saputo dare vita al disco perfetto: un mélange per certi versi avanguardista di art pop venato di sfumature elettroniche in dialogo con le cadenze raffinate della chanson à la française.
Dodici i titoli presenti sul disco, dalle atmosfere languide e rarefatte, che si alternano senza soluzione di continuità a ritmi più scatenati, fra jazz, elettronica e cadenze sudamericane: un approccio a cui oggi siamo per certi versi abituati, ma che, in un’epoca dominata dal grunge era certamente meno evidente.
Ma veniamo al racconto della serata.
L’opening act è affidato al giovanissimo James Leesley, che ha da poco pubblicato Buxton Palace Hotel, album del suo debutto, con il nome Studio Electrophonique. Il suo è un indie rock delicato e ben confezionato, che si lascia ascoltare con interesse senza destare particolari entusiasmi. Ma ci proponiamo di seguirlo comunque da vicino, per vedere cosa saprà proporci nel prosieguo della sua evoluzione artistica.
Sono da poco passate le 9, quando Daho, impeccabile in un completo nero luccicante fa il suo ingresso in scena, sulle note di Au Commencement.
Eden sarà suonato integralmente, nell’ordine canonico. Cosi’ ecco sfilare, uno dietro l’altro, brani come Les Passagers o Les Pluies Chaudes de l’été dalle languide nuances notturne, alternandosi a tracce dalle cadenze fra jazz e world music, veloci e sensuali come Un serpent sans importance, o ancora la splendida Me Manquer che, nella versione originale, prevedeva il featuring di Elli Madeiros e Lyn Bird.
Etienne tiene perfettamente la scena: si rivolge spesso al pubblico in un sapiente connubio di calorosa prossimità e algida eleganza, che è probabilmente uno dei suoi punti di forza.
La serata prevede anche la presenza di un ospite prestigioso, ovvero Arnold Turboust che raggiunge Etienne in occasione dell’esecuzione di Rendez-Vous au jardin des plaisirs, per accompagnarlo alla voce e al sintetizzatore.
La parte dedicata a Eden termina sulle note di Des Adieux très Heureux, ma la serata prosegue. Come anticipato è l’EP Résérection l’altro grande protagonista di questo tour ed è cosi che abbiamo diritto a tutti e cinque i pezzi che lo compongono, incluso X amours che chiuderà il primo encore.
C’è spazio per alcune cover di peso, come Walking on Thin Ice, presa in prestito dal repertorio di Yoko Ono o l’elettronica Warm Leatherette dei The Normal che trasforma la sala in una autentica pista da ballo.
Chiude infine trionfalmente la serata Get Off My Case, pezzo dei Comateens del 1983, in una versione che non risente per nulla dell’età.
Etienne ci saluta con un “Au Revoir” che prelude senza dubbio a novità imminenenti. Ve ne parleremo.
Setlist
Au commencement
Les passagers
Un serpent sans importance
Les pluies chaudes de l’été
Les bords de Seine
Me manquer
De bien jolies flammes
Soudain
L’enfer enfin
Timide intimité
Tombé pour la France (first verse a cappella)
Rendez-vous au jardin des plaisirs (with Arnold Turboust)
Quand tu m’appelles Eden
Des adieux très heureux
Résérection / Jungle Pulse
Le baiser français
He’s on the Phone
Idéal
Le premier jour (du reste de ta vie) (Sarah Cracknell cover)
Encore:
Warm Leatherette (The Normal cover)
Walking on Thin Ice (Yoko Ono cover)
X amours
Encore 2:
Get Off My Case (Comateens cover)